A M S T E R D A M Un continuo intreccio di canali
Agosto 2024
di Pio Rotondo
Nell'agosto del 2024, mia moglie ed io abbiamo effettuato un viaggio in camper in Olanda per visitare, in particolar modo, la capitale Amsterdam.
Non è la prima volta che andiamo in questa città: già diversi anni fa, avevamo raggiunto Amsterdam in aereo – non eravamo ancora camperisti – e la città ci aveva affascinato sia per le sue caratteristiche ambientali, sia per una particolare atmosfera che si respirava.
Questa estate – un agosto con tanta luce e tanto sole - ci siamo trattenuti per cinque giorni per rivisitare, con occhi diversi, le principali attrazioni turistiche e per rivivere il fascino della città fatta di acqua e di pietre, di canali che si snodano accogliendo il verde degli olmi e di tigli lungo le sponde, e che rispecchiano le antiche case costruite, perlopiù, in mattoni rossi e gli edifici più moderni rispettosi dei valori ambientali: un quadro perfetto fatto da un amalgama di colori, di odori e di atmosfere.
Il centro
Amsterdam è una città nella quale è facile orientarsi, ben servita da una ampia ed efficiente rete di metropolitana e di mezzi pubblici. Inoltre, su tutto il suolo urbano, vi sono corsie riservate alle biciclette, che la fanno da padroni.
Quasi priva di smog, può essere girata piacevolmente anche a piedi.
Breve storia della città
Amsterdam fu fondata alla fine del XII secolo come piccolo villaggio di pescatori intorno al fiume Amstel, dal quale deriva il nome "Amstelredamme", dove damme, poi dam, significa diga, la diga del fiume Amstel.
La città si sviluppò rapidamente nel XV secolo, ponendo le fondamenta per quel che sarà il Secolo d'Oro di Amsterdam, cioè del Settecento, quando viene fondata la Compagnia Olandese delle Indie Orientali (VOC), che fu la prima multinazionale al mondo: fu costruita la famosa cintura di canali e la città crebbe rapidamente sia dal punto di vista economico, sia da quello culturale ed artistico.
Nel 1810, Napoleone invase i Paesi Bassi e Amsterdam divenne la sua capitale.
Dopo la sconfitta delle truppe francesi, il Congresso di Vienna del 1815 fu l'atto di nascita del Regno Unito dei Paesi Bassi, con l'annessione del Belgio e del Lussemburgo, e Amsterdam divenne la capitale del nuovo Regno.
Nel 1830, il Belgio, prima e il Lussemburgo, poi, si ribellarono ed ottennero l'indipendenza.
Il Secondo Secolo d'Oro di Amsterdam si registrò nelle ultime decadi del XIX secolo, in concomitanza con la rivoluzione industriale, con nuovi progetti di sviluppo e la nascita di quartieri “operai” al di fuori della cintura dei canali.
Durante la Prima Guerra Mondiale, i Paesi Bassi si mantennero neutrali, ma la Seconda guerra mondiale significò per essi l'occupazione tedesca, e, di conseguenza, la storia del popolo ebraico che visse ad Amsterdam una delle pagine più nere: circa 100.000 ebrei furono inviati nei campi di sterminio.
Negli anni Sessanta e Settanta, Amsterdam divenne il centro propulsivo della rivoluzione culturale e sociale.
I Canali
I Canali sono l'immagine inconfondibile di Amsterdam e numerosi corsi d'acqua la dividono in molti gruppi di isole riunite le une alle altre da centinaia di ponti.
Per il suo essere città di acqua, Amsterdam è detta la Venezia del Nord.
I Canali sono un simbolo della storia e della cultura della città.
La città di Amsterdam ospita quasi 100 chilometri di canali, 90 isole e 1500 ponti. Il primo canale fu costruito per la gestione delle acque e a scopo difensivo. Con la crescita della città nel Medioevo, i fossati di difesa successivi furono costruiti all'interno delle mura con un nuovo scopo: il trasporto locale delle merci.
Nel nucleo antico della città, da nord-ovest a sud-est, formano la cosiddetta cintura dei canali (Grachtengordel).
Prendendo come riferimento il vecchio canale Singel, furono realizzati tre canali concentrici, esterni ad esso: l'Herengracht (Canale dei Gentiluomini), il Keizersgracht (Canale dell'Imperatore, dedicato a Massimiliano I) ed il Prinsengracht (Canale del Principe, intitolato a Guglielmo il Taciturno).
Attorno a questi quattro canali si è, poi, sviluppata una fittissima rete di canali secondari collegati da una altrettanto fitta rete di ponti.
Una particolare struttura urbanistica che l’UNESCO nel 2010 ha inserito tra i siti Patrimonio dell'Umanità.
Damrak e Rokin
Il Damrak è un canale o, meglio, la parte "dritta" e finale del fiume Amstel, che, nel 1936, fu parzialmente riempito creando una strada situata nel centro della città, che collega la stazione Centrale con Piazza Dam.
Oggi è un'arteria molto animata e frequentata.
Uno scorcio di Rokin.
Importante strada di Amsterdam che collega Piazza Dam e Piazza Muntplplein.
Un tempo era attraversata dall'Amstel, il fiume di Amsterdam, oggi in parte è fiancheggiata da un canale che porta lo stesso nome della strada.
È una delle vie più animate della città, molto trafficata, ricca di negozi, bar ristoranti, meta preferite dello shopping, con un flusso costante di turisti e pendolari.
Rokin è un'altra arteria molto trafficata che collega Piazza Dam a Muntplein, servita anche da una fermata della metropolitana.
Piazza Dam
Piazza Dam è sorta nel XIII secolo quando venne costruita una diga intorno al fiume Amstel e questo spazio di terra sottratto alle acque diventò il centro delle attività commerciali portuali; esso ospitava infatti un grande mercato del pesce ed era il luogo di carico e scarico delle merci.
Piazza Dam, la più importante piazza di Amsterdam.
È sempre affollata da turisti e passanti diretti ai grandi magazzini, ai molti ristoranti e caffè, alla Stazione Centrale, alle vie dello shopping o ai monumenti nelle vicinanze.
Di fronte, il Koninklijk Paleis (Palazzo reale), con accanto, la Nieuwe Kerk (la Chiesa Nuova).
Sempre vivace e molto affollata, la piazza è divisa in due dal traffico d'auto e tram: da un lato, si erge l'imponente Palazzo Reale, superbo esempio dell'architettura barocca olandese, con la vicina Chiesa Nuova, edificata nel XIV secolo; dall'altro lato della piazza svetta il Monumento Nazionale, un obelisco di pietra alto 22 metri e dedicato alle vittime della Seconda Guerra Mondiale.
Koninklijk Paleis - Il Palazzo Reale.
Superbo esempio di architettura barocca olandese, domina la piazza.
Completato nel 1655, era originariamente il municipio di Amsterdam, e divenne un palazzo imperiale nel 1808 durante il regno di Napoleone.
A partire dal 1936 il palazzo è proprietà della famiglia reale e viene utilizzato per funzioni ufficiali, come matrimoni reali o incontri diplomatici importanti, ma è anche aperto al pubblico e ai cittadini.
Nieuwe Kerk - La Chiesa Nuova, in stile tardo gotico, si trova accanto al Palazzo Reale.
La Chiesa, risalente al XIV secolo, anche se ricostruita nel 1645 dopo un incendio, oggi non è più un edificio spirituale, ma è Chiesa Nazionale del Regno dei Paesi Bassi, ed è utilizzata come spazio espositivo e cerimoniale: è il luogo di incoronazione e di matrimonio dei monarchi olandesi, oltre che sede di mostre temporanee di arte e storia e concerti d'organo.
Nationaal Monument – Il Monumeno Nazionale.
Eretto nel 1956 per ricordare le vittime della Seconda Guerra mondiale, l'occupazione nazista e la liberazione dei Paesi Bassi, è composto da un pilastro conico in cemento alto 22 m, ricoperto interamente di travertino bianco.
Diversi rilievi sulla sua parte anteriore simboleggiano le sofferenze subite durante la guerra, la resistenza olandese, la lealtà, ma anche la vittoria, la pace e la nuova vita dopo la liberazione.
Begijnhof – Il cortile delle Beghine
Nel centro città, precisamente a Spuistraat, si trova una porticina oltre la quale si apre, inaspettatamente, un cortile quasi fiabesco, dove ordinatissime casette in stile olandese, un giardino pulito e ben tenuto e una pittoresca chiesa si svelano uno dopo l'altro in tutta la loro severa bellezza senza tempo.
Il cortile è un complesso di case, creato nel 1346, per accogliere i membri femminili di un'associazione religiosa, indipendente dalla gerarchia della Chiesa: le beghine.
Il Begijnhof si compone di un gruppo di case costruite attorno ad un cortile e a un giardino dove per secoli hanno vissuto le "beghine" di Amsterdam, un gruppo di donne, non sposate, che non erano suore, ma che, vivendo insieme in una comunità, avevano scelto di dedicare la propria vita alla cura dei bisognosi.
Nonostante l'ultima beghina sia morta nel 1971, il cortile del beghijnoff ha mantenuto la sua atmosfera di sobrietà, e soprattutto di un angolo di pace dove rifugiarsi a meditare.
Entrando in questo piccolo quartiere, si è coinvolti da un'atmosfera di pace fuori del tempo e lontana dalla vita cittadina: la vita, qui, ha la forma di volti dietro i vetri delle finestre, è il movimento di tendine che si scostano leggermente, è il silenzio, senza coinvolgimento emotivo.
Begijnhof. Una casa decorata con formelle che raffigurano episodi biblici, tra i quali Abramo e Isacco, la Fuga in Egitto, Cristo Salvatore, la Cena in Emmaus.
Cappella del Begijnhof.
È una Cappella Cattolica, costruita nel 1671, dedicata a San Giovanni Evangelista e Sant'Orsola.
È detta anche "Chiesa nascosta", perché, secondo la volontà delle autorità protestanti, esternamente l'edificio non doveva sembrare una Chiesa.
In passato ospitava le reliquie del Miracolo eucaristico di Amsterdam, che sarebbe avvenuto nel 1345, e che riguarda la preservazione dalle fiamme di un'Ostia consacrata.
Bloemenmarkt – Il Mercato dei fiori
È un mercato di fiori galleggiante, unico al mondo, molto frequentato, che si trova sul Canale Singel tra Muntplein e Koningsplein nella cintura di canali a sud della città.
Il Bloemenmarkt - Mercato dei Fiori.
Risale al 1862 quando i mercanti, per portare i fiori dalla periferia in centro, usavano delle chiatte ed esponevano la loro mercanzia floreale direttamente nel bel mezzo del canale Singel, ma oggigiorno le piattaforme galleggianti sono fisse e quello che si trova è una via piena di negozi di fiori che esibiscono la loro mercanzia.
Qui è possibile ammirare tantissimi fiori di diverse specie che fanno capolino tra i numerosi tulipani, che sono il simbolo della città. Non mancano composizioni floreali, semi, bulbi, fiori secchi e bonsai.
Bloemenmarkt.
I fiori e le piante vengono esposte su delle chiatte che dall'esterno sembrano veri e propri negozi, variopinti e profumati. Le chiatte sono messe in fila una dopo l’altra come a formare una "normale" via dello shopping con un negozio dopo l'altro, e sono sostenute da pali.
È anche conosciuto come il mercato dei tulipani, perché si possono acquistare delle rare specie di questo fiore.
De Wallen – Il Quartiere a Luci Rosse
Il famoso quartiere a luci rosse: grande attrattiva turistica attentamente allestita e ben controllata, dove il senso del pudore è "vigilato" anche in base a diverse regolamentazioni.
Questo leggendario quartiere è la zona della città dove si trova la maggior concentrazione di case dove le prostitute, diversamente abbigliate, si mettono letteralmente in vetrina, in piedi nelle grandi finestre, situate per lo più al piano terra, in modo da permettere maggiore facilità di accesso e di comunicazione.
Nei Paesi Bassi la prostituzione è legale e controllata dalle autorità per garantire la sicurezza alle donne e ai clienti; è un fatto normalmente accettato, le persone possono dedicarsi alla prostituzione, alle droghe leggere e alla pornografia in luoghi stabiliti, ma non per le strade.
Negli ultimi anni, infatti, i governi olandesi hanno attuato una serie di limitazioni a regolare queste attività commerciali, ad esempio, è proibito scattare foto o registrare video alle ragazze in vetrina, ma anche nei locali a sfondo erotico.
Amsterdam ha tre diversi quartieri a luci rosse, ma il più famoso è quello situato nel centro della città che si chiama "De wallen" (le mura).
Oude Kerk - La Chiesa Vecchia
La Oude Kerk – Chiesa Vecchia - si trova in posizione centrale sulla Oudekerksplein – Piazza della Chiesa Vecchia. È una delle grandi attrazioni da visitare essendo uno degli edifici più antichi di Amsterdam, e per secoli ne è stata la chiesa più importante.
Quello che indubbiamente sorprende è la posizione della chiesa in città: la Oude Kerk si trova nel quartiere "De Wallen" – il quartiere a luci rosse, circondata da luci a neon e da "signorine" in vetrina.
Oude Kerk - Chiesa Vecchia - è un edificio simbolo di Amsterdam.
Si trova nel celebre quartiere di De Wallen, "il distretto a luci rosse" nel centro della città.
È la più antica chiesa parrocchiale ed è stata nel corso degli anni più volte restaurata. L'attuale struttura gotica risale al XIV secolo.
Nata come chiesa cattolica, intitolata a San Nicola da Myra, protettore dei marinai, pescatori e ragazze da marito, è oggi simbolo dell'Olanda protestante.
L'interno è composto di tre navate. La Chiesa è dotata di quattro organi, ancora utilizzati, un coro ligneo e vetrate istoriate. Lungo il pavimento si susseguono numerose pietre tombali, tra cui anche la sepoltura della moglie di Rembrandt.
Interno della Chiesa Vecchia.
La zona del Coro, una delle parti più antiche della chiesa, era il luogo dove si trovava l'altare maggiore, oggi non più presente, come non lo sono gli altri altari.
Le sedute sono decorate con curiosi intagli in legno.
Interno della Chiesa Vecchia.
Sulla controfacciata il Grand'organo, considerato uno dei migliori organi d’Europa.
Interno della Chiesa Vecchia.
Vetrate cinquecentesche nella Cappella di Nostra Signora.
A sinistra: L'Annunciazione, La Visitazione, S.Pietro e S.Paolo affiancati dalla famiglia del sindaco van Hoppen.
A destra: L'Adorazione dei pastori, lo stemma di Amsterdam.
Quartiere Jordaan
Non lontano dal centro di Amsterdam, sorge il quartiere Jordaan, uno dei quartieri più noti della città, dove il pittore Rembrandt trascorse gli ultimi anni della sua vita e dove è anche la Casa-museo di Anna Frank, la ragazza ebrea autrice del famoso "Diario" che abitò qui per due anni, in clandestinità, con la sua famiglia, per sfuggire ai nazisti.
Il Jordaan è un quartiere nel centro di Amsterdam.
Fu costruito all'inizio del XVII secolo per ospitare la classe operaia e gli immigrati. Era originariamente un quartiere povero, con piccole case e molti abitanti.
Dopo la Seconda guerra mondiale, l'area fu quasi completamente rasa al suolo, e al posto delle vecchie case e baracche, furono costruiti nuovi palazzi.
Ora, il Jordaan è noto per essere un distretto artistico ed è una delle zone più ambite di Amsterdam in cui vivere.
Westerkerk – La Chiesa occidentale – si trova nel quartiere Jordaan sulle rive del Prinsengrach – canale del Principe – e nei pressi della Casa di Anna Frank.
L'edificio, di culto protestante, venne costruito tra il 1620 e il 1631 in stile rinascimentale olandese.
In questa Chiesa è sepolto il pittore Rembrandt, come molti altri artisti olandesi.
All'esterno della Chiesa si può vedere una commovente statua di Anna Frank, e l'"Homomonument", memoriale delle deportazioni nei lager subite dagli omosessuali.
Anne Frank Huis – La Casa di Anna Frank
Questa maledetta guerra dovrà pur finire e allora saremo di nuovo delle persone, e non soltanto ebrei. Anna Frank
Anna Frank era una ragazza ebrea, di origini tedesche, vivace e curiosa, che sognava di diventare scrittrice. I suoi sogni però vennero brutalmente infranti dalla Storia, quando la barbarie nazista si abbatté su tutta l'Europa, divorando vite, anime, idee e speranze.
La sua vita fu stroncata in tenera età, ma Anna ha lasciato una testimonianza di fatti terribili accaduti nel periodo in cui visse. È con il suo "Diario", che è diventata il simbolo della Shoah, lo sterminio degli ebrei.
Anna Frank
Anna Frank nasce il 12 giugno 1929. Vive con il padre Otto, la madre Edith e la sorella Margot a Francoforte sul Meno in Germania. I Frank sono ebrei.
Nel 1933 Adolf Hitler e il suo partito salgono al potere. Hitler e i suoi sostenitori (nazisti) nutrono sentimenti antisemitici. Odiano gli ebrei, i quali diventano oggetto di discriminazioni crescenti.
In quello stesso anno i genitori di Anna decidono di trasferirsi ad Amsterdam. In Olanda si sentono al sicuro.
Il 1 settembre 1939 - Anna ha 10 anni - la Germania nazista invade la Polonia: è l'inizio della seconda guerra mondiale. Poco dopo, il 10 maggio 1940, i nazisti invadono anche i Paesi Bassi. Cinque giorni più tardi l'esercito olandese si arrende. Anche in Olanda gli ebrei vengono discriminati e perseguitati. La libertà di movimento di Anna è fortemente limitata, circolano voci che tutti gli ebrei dovranno lasciare i Paesi Bassi. I genitori della ragazza decidono di entrare nella clandestinità per sfuggire alla persecuzione.
Il padre di Anna allestisce un nascondiglio nel retro dell'edificio della sua impresa destinato ad accogliere la famiglia Frank e alcuni loro amici: il socio di Otto, Hermann van Pels con la moglie Auguste e il figlio Peter e – in un secondo momento – il dentista Fritz Pepper.
Durante i due anni della clandestinità Anna scrive su un Diario, avuto in dono, tutto ciò che succede nella "casa sul retro", i tragici giorni della clandestinità, quello che sente e pensa. Come un epistolario indirizzato a un'amica immaginaria, vi annota pensieri e riflessioni intime, racconta quello che accade ogni giorno: la paura della guerra, i suoi sentimenti per Peter, il conflitto con i genitori e il desiderio di diventare una scrittrice una volta tornata la pace.
Ma il nascondiglio viene scoperto: il 4 agosto 1944 la polizia arresta i clandestini nascosti.
Nonostante l'irruzione, una parte degli scritti di Anna sono stati salvati.
La famiglia di Anna, unitamente ad altri ex clandestini, è avviata al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau.
All'inizio del novembre 1944, Anna e la sorella Margot sono trasferite nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, nella Bassa Sassonia, mentre i genitori rimangono ad Auschwitz.
Anna e la sorella muoiono di tifo nel febbraio del 1945. Otto, il padre di Anna, è l'unico dei clandestini della "casa sul retro" a sopravvivere alla guerra. Viene liberato ad Auschwitz dai russi nel gennaio del 1945.
Ritornato nei Paesi Bassi, Otto apprende delle pagine conservate del Diario, e legge che la figlia desiderava diventare scrittrice o giornalista e che intendeva pubblicare le storie sulla vita nella casa sul retro.
Decide di assecondare la volontà di Anna, e il 25 giugno 1947 viene pubblicato "Il Diario di Anna Frank".
Successivamente, il libro è stato tradotto in una settantina di lingue, e da esso tratti uno spettacolo teatrale e un film.
Scritto meticolosamente durante i due anni vissuti in clandestinità, il diario rimane una delle opere più lette al mondo, e una delle testimonianze più toccanti sulla tragedia delle persecuzioni naziste.
La casa dove Anna, i parenti e altri amici ebrei si nascosero per sfuggire alle persecuzioni naziste, oggi è uno dei siti della memoria più visitati in Europa e nel mondo.
Il museo, gestito dalla Anne Frank Stichting (Fondazione Anna Frank), è stato inaugurato nel 1960 dal padre, unico sopravvissuto della famiglia, come monumento alla memoria della giovane figlia.
All'interno della casa non è permesso scattare foto o registrare video.
L'ingresso alla Casa di Anna Frank.
La casa dove Anna, i parenti e altri amici ebrei si nascosero è oggi un museo che raccoglie numerosi oggetti appartenuti agli abitanti dell'edificio; si possono vedere documenti, fotografie e filmati dell'epoca che raccontano il contesto storico, così come la vita nell'alloggio.
Il Diario di Anna Frank
"Io continuo a star zitta e a rimanere fredda e anche in seguito non retrocederò davanti alla verità, che è tanto più difficile da udire quanto più a lungo è stata taciuta"
È l'incipit del "Diario di Anna Frank", una dichiarazione di forte impatto emotivo di una ragazza ebrea tedesca che, con l'ascesa al potere di Adolf Hitler in Germania, a causa delle minacce naziste, nei primi mesi del 1933 era stata costretta ad emigrare con la sua famiglia, in Olanda.
Poco prima di entrare in clandestinità, Anna aveva ricevuto in dono da una sua amica un diario, che portò con sé nel nascondiglio, dove per due anni i Frank vissero nascosti, due anni che sono stati minuziosamente raccontati nel diario. Anna scrisse quello che succedeva, progettava di farne un romanzo quando la guerra sarebbe finita, vi annotava pensieri e sensazioni.
"È molto strano che io non abbia abbandonato tutti i miei sogni, perché sembrano assurdi e irrealizzabili. Invece me li tengo stretti, nonostante tutto, perché credo ancora che l'uomo, in fondo, sia buono".
Il "Diario di Anna Frank" è entrato nella memoria collettiva perché è una intensa testimonianza di questo periodo buio della storia occidentale.
Anna scriveva dei suoi problemi di adolescente, delle sue ansie per il futuro, tante riflessioni, a volte, testimoni di sofferenza e di sconforto, altre volte, parole serene ed ottimistiche, ancorate a speranze e ad illusioni giovanili.
"È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure, me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l'avvicinarsi del rombo che ci ucciderà, partecipo al dolore di migliaia di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno la pace e la serenità."
È inevitabile contrapporre le parole di Primo Levi:
"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre." Primo Levi - Se questo è un uomo
Il "Diario di Anna Frank" fu pubblicato postumo nel 1947 ed è stato tradotto in quasi 70 lingue.
Museumplein – La Piazza dei Musei
Nel distretto di Amsterdam-Zuid, si trova la Piazza dei Musei – Museumplein - una grande area recentemente rinnovata in un parco ricco di fontane, sculture e tanto verde.
Questa grande piazza è delimitata da alcuni importanti musei:
• Il Rijksmuseum – Museo Nazionale - circondato da un magnifico giardino, è il più grande museo di storia olandese e di dipinti del Secolo D'oro;
• Il Van Gogh Museum, che vanta una mostra permanente su tre livelli del grande pittore olandese;
• Lo Stedelijk Museum, il museo di arte moderna e contemporanea di Amsterdam;
• Il MOCO, il museo di arte contemporanea che, tra l'altro, ospita una permanente su Banksy, il più celebre "street artist" del mondo.
La piazza è utilizzata anche per eventi come festival, celebrazioni e dimostrazioni. Include parcheggi e un supermercato sotterranei. In inverno, lo stagno si trasforma in un'area di pattinaggio su ghiaccio.
Rijksuseum – Museo Nazionale
Il Rijksmuseum, uno dei principali musei dei Paesi Bassi, fu fondato nel 1800 all'Aia, ma in seguito ad un ordine di Luigi Napoleone, nipote di Napoleone Bonaparte, nel 1808 venne trasferito ad Amsterdam.
Il Rijksmuseum si trova all'interno di un edificio storico in stile gotico-rinascimentale.
Non è una tradizionale "pinacoteca", ossia una raccolta di quadri, ma una rassegna eclettica di sculture, oggetti di marineria, mobili, arredi e tesori coloniali che celebrano la storia e la cultura olandese.
Sicuramente protagonisti indiscussi del museo sono i capolavori appartenenti alla pittura olandese realizzati tra il'600 e l'800.
Attualmente, il Museo Nazionale dei Paesi Bassi ospita circa 8.000 opere e cimeli artistici distribuiti in 80 sale, su quattro piani e ogni piano racconta un periodo storici diverso.
Al secondo piano trova posto la Galleria d'Onore, il punto forte del museo, dove è possibile ammirare la sua collezione di arte olandese con i capolavori dei grandi pittori del Secolo d'Oro come Rembrandt, Vermeer, Van Gogh e altri.
Rembrandt Harmenszoon van Rijn Ronda di notte
1642
Olio su tela - cm. 359x430 ca.
Considerato uno dei maggiori capolavori del maestro olandese, il dipinto rappresenta in primo piano il capitano Frans Banning Cocq, vestito di nero con una cintura rossa e il suo luogotenente Willem van Ruytenburgh, vestito di giallo con una fascia bianca.
Il quadro è un'istantanea del momento in cui il capitano dà l'ordine di cominciare la marcia, verso un luogo d'azione o di ritrovo non precisato.
Jan Vermeer La Lattaia
Olio su tela - cm. 45x41 ca.
1660 ca.
Il dipinto ritrae una donna che versa del latte all'interno di una ciotola, un gesto quotidiano semplice.
Ci sono pochi oggetti sul mobile: una cesta con del pane, un panno, un contenitore dal caldo colore, ancora pane, ma spezzato.
Sulle pareti spoglie si possono osservare i segni del tempo evidenti attraverso crepe e macchie, un chiodo dove non è attaccato nulla, l'intonaco staccato nella parte umida che dà verso la finestra con un vetro rotto.
La composizione scenica è precisa e misurata, dominata dalla luce. La figura della donna è massiccia e delicata allo stesso tempo forse è una domestica. Un'immagine fissata nel tempo.
Rembrandt Harmenszoon van Rijn La sposa ebrea
1666
Olio su tela - cm. 121x166 ca.
L'opera raffigura un uomo e una donna uniti da un audace gesto d'amore. L'uomo cinge le spalle della ragazza con la sinistra, la destra si allunga e si allarga sul seno. Dolcemente ma con determinazione la sposa accompagna la mano dell'uomo sul petto.
Il soggetto è ambiguo e si presta a varie interpretazioni.
Il titolo tradizionale dell'opera - La sposa ebrea - è fuorviante: rispecchia infatti l'antica convinzione che i personaggi raffigurati siano un padre ebreo e sua figlia e che l'abbraccio che i due si scambiano sia un gesto di congedo per l'imminente matrimonio di lei. Ma l'intimità dei gesti dei due personaggi non si addice ad un rapporto paterno: l'ipotesi attualmente condivisa è quindi che si tratti di marito e moglie.
Successivamente l'attenzione si è spostata verso un tema biblico, proponendo l'identificazione dei due personaggi con Isacco (figlio di Abramo e Sara) e sua moglie Rebecca, al tempo in cui, temendo per la sua vita a causa della bellezza di Rebecca, Isacco disse che era sua sorella, non sua moglie. Ma il re di Gerar, Abimelech, scoprì la loro intimità, rimproverò Isacco per l'inganno, ma ordinò al suo popolo di non far loro del male.
Van Gogh Museum – Museo Van Gogh
Situato nel quartiere dei Musei, a poca distanza dal Rijksmuseum, il Van Gogh Museum ospita la più ampia collezione al mondo delle opere del maestro olandese Vincent Van Gogh.
Van Gogh Museum – Museo Van Gogh.
Inaugurato nel 1973, è situato nella Museumplein, tra lo Stedelijk Museum e il Rijksmuseum ed è costituito da due edifici interconnessi: l'edificio principale e l'ala nuova.
Contiene la più grande collezione al mondo dedicata a Vincent Van Gogh: circa 200 dipinti, 550 disegni e acquarelli prodotti dall'artista olandese, ma anche opere di suoi contemporanei tra cui Monet e Gauguin.
Vincent Van Gogh Girasoli
1889
Olio su tela - cm. 95x73
Vincent van Gogh era nato a Zundert (Olanda) nel 1853, figlio di un pastore protestante, tentò la carriera religiosa, ma ben presto abbandonò questa strada per dedicarsi alla pittura.
L'artista soffriva di disturbi psicologici, era nevrotico, aveva allucinazioni e momenti di amnesia, era incline a cadere in profondi stati depressivi, il tutto molto probabilmente dovuto all'abuso di alcool e assenzio e, nonostante i vari tentativi del fratello Teo di aiutarlo, fu ricoverato in casa di cura.
Il 27 luglio 1890, a soli 37 anni, si sparò un colpo di pistola al petto e, dopo due giorni di agonia, morì.
Autore di quasi 900 tele e più di 1000 disegni, la sua arte era frutto del suo bisogno di esprimersi, pose le basi dell'espressionismo, ma fu un genio incompreso se consideriamo che nella sua breve vita riuscì a vendere un solo quadro.
Vincent Van Gogh Campo di grano con volo di corvi
1890
Olio su tela – cm. 50x103
In passato considerato l'ultimo lavoro di Van Gogh, il "Campo di grano" è stato letto come un presagio del suo prossimo suicidio. L'autore ha riversato tutta la disperazione, la rabbia, la solitudine che lo tormentavano.
La Città dei Diamanti
I diamanti sono i migliori
amici di una donna. Marilyn Monroe
Amsterdam è una città che ha avuto un ruolo importante nel mercato dei diamanti.
Anche se oggi è stata spodestata dalla non troppo lontana Anversa, è stata per oltre 400 anni la patria dei migliori artigiani tagliatori di diamanti.
Ad Amsterdam è stato intagliato il diamante più grande mai rinvenuto denominato "Koh-I-Noor" appartenente alla corona britannica.
Al n. 8 di Potterstraat si trova il Museo dei Diamanti, proprio accanto alla fabbrica Coster Diamond dove si può ascoltare la sua storia e conoscere le varie fasi di lavorazione.
Gassan Diamonds è un'azienda diretta al taglio, montaggio e commercializzazione dei diamanti.
Mattoni rossi e grandi vetrate a cupola ospitano la più grande fabbrica del settore della città, che dal 1990 si trova nella zona industriale, e i suoi monumentali 5.000 mq. si affacciano proprio su un canale di Amsterdam.
Oltre ai diamanti, l'azienda commercializza anche orologi e altri gioielli.
Dove sostare col Camper
Camperpark Amsterdam
Gaasper Camping
Loosdrechtdreef 7 - Amsterdam
Gps: 52.312760N, 04.990660E
A circa 10 Km dal Centro di Amsterdam
Fermata Metro vicino al Campeggio