Arte e Tradizioni


Carnevale di Ronciglione
16 febbraio - 4 marzo 2025

di Pio Rotondo


Nel cuore della suggestiva Tuscia, tra l'antica Roma e la storica Viterbo, spicca con maestosità Ronciglione, un piccolo comune che sorge alle pendici esterne dell'antico cratere vulcanico di Vico, a 442 metri di altezza.
Nel 2023 è risultato vincitore del concorso il "Borgo dei Borghi", l'avvincente sfida tra i borghi più belli d'Italia.

Quest'anno, nei giorni 16, 23 febbraio e 2 marzo, oltre a una serie di eventi che si sono avvicendati durante tutta la settimana grassa, si è svolto il consueto Carnevale, che negli ultimi anni, ha visto una crescita significativa sia in termini di qualità artistica che di affluenza di pubblico.

Breve Storia

Le origini di Ronciglione si fanno risalire agli insediamenti di epoca etrusca di cui si trova ancora traccia nelle modeste necropoli presenti sul territorio, ma l'antico Borgo fu edificato solo a partire dal 1045 per volere dei prefetti di Vico, potente famiglia di origine tedesca.
Fu, però, con Papa Paolo III Farnese (1534-1549), che aveva le radici nella zona essendo nato a Canino, in provincia di Viterbo, che Ronciglione visse un periodo di splendore. La città da agricola si trasformò in città industriale divenendo un centro economicamente avanzato con grande sviluppo di ferriere, cartiere, stamperie, tipografie e armerie.

Nel 1728, Ronciglione ottenne il titolo di Città, conferito da Papa Benedetto XIII.
Purtroppo, nel 1799 Ronciglione visse giornate terribili durante i moti antifrancesi. Il popolo osò opporsi al passaggio delle truppe napoleoniche, e il Generale Valterre, per tutta risposta, ordinò ai suoi uomini di distruggere la città uccidendo e appiccando fuoco in ogni luogo.
Durante la Seconda Guerra mondiale, Ronciglione subì un grave bombardamento.

La Visita

Il borgo di Ronciglione è caratterizzato da una parte medievale e da una di stampo rinascimentale.
La parte più antica di Ronciglione è il Borgo di sotto.

Scorcio del Borgo di Sotto.
Le mura antiche e i portoni sono circondati da piante e fiori, insieme ad altri elementi decorativi.
Guardando in su o sbirciando dentro i vicoli si scorgono archi e scale esterne a vista rivelando caratteristici storici.
Piazza degli Angeli, è un'antica e suggestiva piazzetta fulcro della Ronciglione medievale.
Di fronte il Palazzetto Ferretti, un tempo dimora della Venerabile Mariangela Virgili, oggi adibita a Museo.
Nata nel 1661, è stata una Terziaria Carmelitana sulla cui persona è in corso un processo di beatificazione, per l'impegno civile che Ella ha profuso nei confronti delle donne povere, delle vedove e degli orfani.

Passeggiando per le vie di Ronciglione, al calar della sera, si possono vedere alcune scritte illuminate. Sono parti di testo delle canzoni di Marco Mengoni, uno dei più famosi cittadini di Ronciglione.

Il Borgo di Sopra ha abitazioni più moderne, del tardo medioevo, che furono costruite quando si verificò un incremento demografico del borgo.

Chiesa di Santa Maria della Provvidenza.
La piccola chiesa, che si affaccia sul ciglio di un burrone, risale all’XI secolo ed è stata la prima di Ronciglione con il nome di Sant’Andrea.
Nel 1722 passò all'attuale nome di Santa Maria della Provvidenza. Il cambio fu dovuto al ritrovamento di un'immagine di una Madonna con Bambino in seguito a dei lavori di restauro.
L'effige si può ammirare sull'altare maggiore.
Il campanile è romanico, a tre piani di bifore, e risale al XIII secolo.
Risalendo il Borgo di Sopra, si trova la Rocca di Ronciglione, conosciuta anche come I Torrioni, il Duomo e la Fontana degli Unicorni.

La Rocca di Ronciglione.
Fu eretta in epoca medievale dai Prefetti di Vico a guardia dell'unico accesso naturale della città.
Fu sede degli Anguillare, dei Della Rovere e dei Farnese. Sotto la proprietà dei Della Rovere, subì le principali modifiche volute da Papa Sisto IV. Vi fu aggiunto il mastio circolare e le quattro torri fortificate agli angoli.

Il Duomo dei santi Pietro e Caterina, costituisce la preziosità architettonica del paese. Costruito in stile barocco a partire dal 1671, fu completato nel 1695 e consacrato nel 1716, mentre il campanile venne ultimato nel 1734.
L'interno è a tre navate e in esso sono custodite numerose opere d'arte tra le quali spicca l'altare sinistro, realizzato con marmi policromi e ornato da una pala d'altare raffigurante la Madonna del Rosario.

La Fontana degli Unicorni.
La Fontana Grande, anche detta "dei cavalli marini", è un'antica struttura che è stata costruita in pietra macigno. C'è anche chi la chiama "degli Unicorni" per la presenza di tre creature leggendarie da cui scorre incessantemente l'acqua che va a riempire le due vasche sottostanti.

Porta Romana divide il centro storico dalla sua parte meridionale.
È una delle entrate di Ronciglione, un esempio dell'architettura militare medievale. La sua imponente struttura rappresenta un'importante testimonianza del passato difensivo della città e offre un punto di vista suggestivo sul borgo antico.

Ponte di Ferro.
Fa parte della linea ferroviaria Civitavecchia-Capranica-Orte, progettata nel 1921, in funzione fino al 1994, serviva per il superamento della gola del Rio Vicano, che dal Lago di Vico scende a valle verso il Fiume Treja. Oggi dal cunicolo che forma il Rio Vicario non esce più acqua.
Il ponte costituisce un pregevole esemplare di carpenteria metallica di derivazione tecnologica ottocentesca, realizzato nel 1928, ad arcata unica, con lo stesso metodo con cui è stata costruita la Torre Eiffel.

Il Carnevale

Il carnevale di Ronciglione è tra i più antichi e spettacolari d'Italia, avendo radici lontane che risalgono addirittura agli anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, nel periodo farnesiano (1537-1649), quando si svolgeva la tradizione del Carnevale romano rinascimentale e barocco con le "Pubbliche Allegrezze".
In particolare, sembra che, nel 1538, papa Paolo III Farnese avesse deciso di festeggiare l'investitura del figlio Pier Luigi Farnese a duca di Castro e Ronciglione, concedendo ai ronciglionesi tre giorni di feste e bagordi. Da lì sarebbe stata ripresa la tradizione delle corse dei Barberi e del Carnevale romano.
Da allora, la festa ha mantenuto un fascino inalterato, mescolando tradizioni popolari e riti antichi.

Le celebrazioni, concentrate nella settimana grassa, si distribuiscono anche lungo le tre, domeniche in cui ha luogo il popolare Corso di Gala.

La domenica mattina si allestisce il "Carnival Street Artist show", festival degli artisti di strada, un teatro a cielo aperto con giocolieri, trampolieri, prestigiatori, burattinai, in un'atmosfera che coinvolge grandi e piccoli, e si organizza lo "Street Food Festival", un festival gastronomico con fritti croccanti, hamburger, arrosticini fumanti, primi piatti della tradizione laziale e dolci quali crepes, ciambelle, caramelle e delizie siciliane.

Carnival Street Artist show

Il primo pomeriggio inizia con la tradizionale "Parata Storica degli Ussari", un corteo che richiama i fasti del passato, quando Ronciglione era sotto la dominazione napoleonica.
Un gruppo di cavalieri, vestiti con le loro fulgide divise ottocentesche, si lancia in una cavalcata per le vie del paese.

La Cavalcata degli Ussari.
La leggenda narra che un capitano degli ussari francesi, di stanza a Ronciglione in difesa dello Stato Pontificio, innamoratosi di una bella dama, per pavoneggiarsi davanti ai suoi occhi sfilò più volte alla testa dei suoi dragoni, dando così origine alla tradizione.

Le domeniche del Carnevale sono tradizionalmente dedicate al grandioso Corso di Gala, al quale partecipano più di un migliaio di persone sfoggiando maschere e costumi coloratissimi, e divise in gruppi accompagnati da bande folcloristiche e carri allegorici che fin oltre il tramonto affollano le vie del centro cittadino.

La Maschera del Naso Rosso.
È una maschera tipicamente ronciglionese che risale al 1900, e rimanda alla figura dell’ubriacone burlone.
Durante la giornata del lunedì di Carnevale, la maschera è coinvolta in una sorta di rappresentazione pubblica: i Nasi Rossi si presentano in piazza cantando un inno che è un'ode al vino, e offrendo dei maccheroni "serviti" in un vaso da notte.

Il Corso di Gala

A seguire, tutti, con la banda cittadina, sono invitati a ballare il tradizionale Saltarello di Carnevale in Piazza Vittorio Emanuele II (Piazza della Nave).

I festeggiamenti si chiudono il martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale, con il rituale della morte di re Carnevale, che viene innalzato in cielo a bordo di un coloratissimo globo aerostatico.

Dove sostare col Camper

Area di Sosta Camper Ronciglione
Via S. Giovanni, 130 – 01037 Ronciglione (VT)
Gps: 42.283040N 12.216880E
È preferibile accedere da via dei Partigiani.
Tel. 3332609299
A poche centinaia di metri dal centro.
Camper Service – Wc – Docce.
In occasione di eventi si consiglia
di prenotare con largo anticipo.

Foto: pio