Diari di Viaggio




SULLE ORME DI MARTIN LUTERO...

Viaggio nei luoghi della più importante riforma religiosa
del mondo occidentale

Agosto 2018

di Elia Patalano



Quest'anno abbiamo deciso di effettuare un viaggio nella terra della più importante riforma religiosa del mondo occidentale, visitando i luoghi dove visse e operò Martin Lutero che ne fu il fautore: un itinerario che ci ha dato l'occasione per visitare la Sassonia, terra natia del teologo tedesco e cuore pulsante della Riforma Protestante, ma anche paesaggisticamente incantevole, e la Turingia, detta "il cuore verde della Germania" per i verdeggianti e suggestivi paesaggi ancora incontaminati, e con le sue città storicamente e culturalmente importanti.

Ovviamente, per noi il viaggio ha significato approfondire aspetti storici che erano rimasti a livello scolastico, ci riferiamo a Lutero e alla sua spinta alla riforma religiosa.

Alcuni cenni sono fondamentali per comprendere il percorso effettuato.

Martin Lutero


Martin Lutero.
La statua nella sua città natale di Eisleben.

Martin Lutero fu un monaco tedesco che nella prima metà del XVI secolo, a cavallo tra il Medioevo e l'età moderna, mise in moto un grande processo religioso, politico, culturale, poi chiamato Riforma protestante, che, nell'arco di circa cinquant'anni, cambiò il volto religioso dell’Europa producendo la frattura della cristianità in tutto l’Occidente cristiano.
La Riforma scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla riscoperta del Vangelo come annuncio della libera grazia di Dio, donata al peccatore indipendentemente dai suoi meriti, e dalla critica della degenerazione morale e spirituale della Chiesa.

Martin Lutero nacque a Eisleben, in Sassonia, il 10 novembre 1483. Frequentò gli studi superiori a Erfurt e nel 1505, dopo aver conseguito il dottorato entrò nel convento degli agostiniani di Erfurt e, un anno dopo, venne ordinato sacerdote. Chiamato a Wittenberg ad insegnare teologia, nel 1515-1516 tenne un corso sulla prima lettera di San Paolo ai romani, nella quale si poteva leggere: "Il giusto vivrà mediante fede"; ciò determinò ai suoi occhi un cambiamento del senso del cristianesimo.

La prima importante occasione per manifestare pubblicamente le proprie idee fu offerta dalla polemica contro la prassi ecclesiale delle indulgenze.
Nel 1517 papa Leone X, per finanziare la ricostruzione della basilica di San Pietro, mise in vendita le indulgenze. L’indulgenza è il perdono dei peccati, perciò chi riceve l’indulgenza è sicuro, dopo la morte, di andare in paradiso.


Ritratti di Martin Lutero e di sua moglie Caterina von Bora.
Coerentemente con le sue idee sul matrimonio e sulla vita religiosa, nel 1525, Lutero sposò Caterina von Bora, una monaca che aveva abbandonato il convento per aderire alla causa della Riforma, e che diede a Martin Lutero sei figli.



Martin Lutero denunciò questo traffico e il 31 ottobre del 1517 affisse sulla porta della chiesa di Wittenberg un documento contenente le 95 tesi, ovvero argomenti di discussione contro la Chiesa cattolica romana. Più che sullo squallido commercio delle indulgenze, il suo attacco verteva sulla loro assurdità morale e teologica.
Le Tesi erano state scritte in latino ma furono tradotte in tedesco, stampate e diffuse in migliaia di copie: alla fine del 1517 mezza Germania criticava apertamente papa Leone X. Ne nacque una disputa fino a quando papa Leone X, il 15 giugno del 1520, emanò la bolla Exurge Domine, con cui condannava le idee del monaco.
Martin Lutero arrivò a bruciare in pubblico la bolla papale (10 dicembre 1520), e il 3 gennaio 1521 venne scomunicato con la bolla Decet Romanum Pontificem.
Nella Dieta (riunione) di Worms del 25 maggio 1521, su sollecitazione papale, Carlo V d’Asburgo dichiarò Martin Lutero un fuorilegge, nemico pubblico: chiunque poteva ucciderlo impunemente.
Federico III di Sassonia simulò un rapimento del monaco e lo nascose al castello di Wartburg.

Nel 1525, coerentemente con le sue idee sul matrimonio e sulla vita religiosa, Lutero sposò Caterina von Bora.


Lo scrittoio.
Nel castello di Wartburg, dove era nascosto, Martin Lutero si dedicò alla traduzione del Nuovo Testamento dal latino in lingua tedesca.
Questa traduzione ancora oggi è adottata nelle chiese protestanti.



Morì il 18 febbraio 1546, un anno dopo l’inaugurazione del Concilio di Trento, che diede inizio alla Controriforma.

Dopo alcuni tentativi di riconciliazione con Roma, si avviò un processo di divisione della Germania su base confessionale, che si concluse con la Pace di Augusta (1555), con la quale si sancì la divisione tra cattolici e protestanti in base al principio cuius regio, eius religio che imponeva ai sudditi di seguire la religione del loro principe, cattolico o luterano che fosse.
La dottrina luterana si affermò soprattutto in Germania, nei paesi scandinavi e baltici.

Il pensiero teologico


Il pensiero teologico di Lutero si fondava su tre principi essenziali:

1. Solo Fede. Il primo di questi principi, si basava su un passo tratto da uno scritto di San Paolo che comprendeva la seguente frase: "il giusto si salverà per la sua fede", che stava a significare che la salvezza dell'anima dipendeva dalla fede e non dalle opere, ossia, solo mediante la fede è possibile giustificare le opere, mentre le sole opere non possono sostituire la fede.

2. Solo Scrittura. Il secondo principio era ancor più radicale, in quanto negava la necessità del magistero della Chiesa e delle sue tradizioni. Lutero sosteneva, infatti, che ogni cristiano poteva leggere ed interpretare da sé la Sacra Bibbia. Per questo scopo essa poteva essere tradotta nella lingua nazionale e diffusa ovunque. Egli escludeva inoltre tutto quel complesso di regole, leggi e prescrizioni, formatosi nel corso dei secoli ad opera dei vari papi e dei concili.

3. Solo due Sacramenti. Senza il primato della fede, i sacramenti si riducevano a "sacrileghe superstizioni di opere". Furono perciò conservati solo quei segni sacramentali nei quali è il fedele che accoglieva ciò che Dio gli offriva, mentre vennero aboliti o riformati quelli che facevano credere di compiere un'opera buona perché venisse accettata da Dio. Quindi Lutero salvò solo Battesimo ed Eucaristia, anche se dava a quest’ultimo una interpretazione diversa.

Il percorso del viaggio



L'itinerario del viaggio prevede le seguenti tappe:
Lipsia - Dresda - Wittenberg - Eisleben - Erfurth - Weimar - Buchenwald - Eisenach - Worms



Questa volta abbiamo voluto sperimentare una possibilità di viaggio con amici, non camperisti, che viaggiano in auto e pernottano, in città, in strutture ricettive ovviamente diverse dalle nostre: si voleva verificare le difficoltà che si incontrano nell'economia del viaggio.
Due problemi iniziali: i nostri amici partivano da Bologna, dove vivono, e noi da Napoli; loro, per problemi lavorativi, hanno iniziato il viaggio il 28 luglio, noi il primo agosto.
Appuntamento a Lipsia, la città del Faust di Goethe e dell'Inno alla Gioia di Schiller, prima tappa comune.

Venerdì 3 agosto
Arrivo a Lipsia


Statua di Faust e Mephisto, davanti l'ingresso del tipico locale Auerbachs Keller.
Qui Goethe vi ambientò alcune scene del suo celebre Faust.

Arrivati a Lipsia, in mattinata, sistematici al Camping Knaus (tutte le notizie relative ai punti di sosta sono raggruppate in fondo all'articolo), siamo arrivati in centro città, utilizzando autobus e tram, molto comodi, per incontrarci con gli amici, Giordano e Brunella, Moreno e Anna, e abbiamo fatto un primo giro per il centro.
Lutero e Bach non erano certo contemporanei, ma nella città delle note musicali sono numerosi i luoghi che ne testimoniano l'opera e l'affinità spirituale. Chi ripercorre il cammino di Lutero a Lipsia, incrocia inevitabilmente le note di Bach.

La sera abbiamo cenato allo storico Auerbachs Keller, un locale risalente al 1530, reso celebre da Goethe, che vi ambientò alcune scene del suo Faust, opera richiamata da alcuni dipinti nel ristorante.
Davanti l'ingresso, nell'elegante Madler Passage Arcade, c'è la statua del dottor Faust con Mephisto alle spalle.
Vale la pena entrare anche solo per una birra, per respirare la ventata di storia che il locale, con le sue discrete tonalità opache, indubbiamente emana.


Sabato 4 agosto
Dresda


Ci porta a Dresda, particolarmente, il desiderio di visitare la famosa Pinacoteca dei Maestri Antichi (Gemäldegalerie), una raffinata galleria d’arte, che, con la sua collezione di oltre 2000 dipinti e numerosissime incisioni, è uno dei più importanti musei d'Europa.
La sede è all'interno dell’affascinante complesso architettonico dello Zwinger, capolavoro barocco, pressoché interamente ricostruito dopo le distruzioni dovute ai bombardamenti nel corso della seconda guerra mondiale.

Dresda - Lo Zwinger. Ogni ora un carillon intona una piacevole melodia, risultante dallo scampanellio di cinquanta campanelle in ceramica.



Lo Zwinger è la costruzione più conosciuta e visitata di Dresda: inserito in giardini ricchi di fontane, grandiose gallerie e raffinati padiglioni che ospitano le collezioni artistiche più importanti della città, vi si accede attraversando la straordinaria porta di accesso detta Kronentor, sovrastata da una corona che rappresenta tutti i re che si sono succeduti al trono della Sassonia.
Ogni ora un carillon intona una piacevole melodia, risultato dello scampanellio di cinquanta campanelle in ceramica.

Raffaello - Madonna Sistina - 1513-1514

Per noi, è un vero piacere attraversare le sale della Pinacoteca dei Maestri Antichi (Gemäldegalerie), dove l'esposizione privilegia non la tradizionale suddivisione in scuole, bensì una visione d’insieme in prospettiva europea molto suggestiva, in quanto meglio si apprezza la personale interpretazione del singolo artista delle varie tecniche pittoriche.
La pittura italiana è molto rappresentata: Giorgione, Tiziano, Correggio, Mantegna, Botticelli, Antonello da Messina, il Canaletto, per citarne alcuni: ma è la Madonna Sistina, dipinta da Raffaello cinque secoli fa, che ci incanta.


Ma anche l'"Adorazione dei Pastori" di Correggio ci colpisce particolarmente.

Correggio - Adorazione dei pastori - 1525-1530


Domenica 5 agosto
Lipsia


Statua di J.S. Bach di fronte alla Chiesa di San Tommaso.

Dalla caduta del Muro, Lipsia, la seconda località dell'ex DDR è in trasformazione continua, grazie ad un'opera di ammodernamento, di innovazione e di arte, nel rispetto delle proprie tradizioni: ad esempio, quindicimila abitazioni in stile liberty, quasi tutte ristrutturate, sono un vanto cittadino.
Due particolarità che riguardano Lipsia, l'editoria e la musica: qui nacque il primo quotidiano e, nel 1912, la città aveva già trecento case editrici e 982 librerie e qui nacque Richard Wagner, qui visse per 27 anni Johann Sebastian Bach al quale è dedicato un museo, qui Robert Schumann scrisse la sua sinfonia "La Primavera", e Felix Mendelssohn diresse per molti anni l'orchestra sinfonica della città dove anche Mahler e Grieg scrissero le loro opere.

Visitiamo la Chiesa di San Nicola, un edificio religioso risalente al XII secolo, ricostruito poi in stile neoclassico, attualmente di culto evangelico.
Nella chiesa di San Nicola, nel recente passato, ogni lunedì, si tenevano manifestazioni pacifiche per protestare contro il regime comunista.

Indubbiamente, la chiesa di maggiore interesse, per il nostro viaggio, è la Chiesa di San Tommaso.


Chiesa di San Tommaso, dove Martin Lutero predicò nel 1539 in occasione della Pentecoste e dove, per circa trent’anni (1723-1750), Johann Sebastian Bach fu Kantor e direttore del coro. La chiesa divenne un importante luogo di culto protestante della Sassonia.



La tomba di J.S. Bach all'interno della Chiesa di San Tommaso.

Lunedì 6 agosto
Wittenberg


Sempre facendo capo a Lipsia, ci rechiamo in camper a Wittenberg.
È il luogo dove Lutero diede avvio alla riforma protestante pubblicando alla Schlosskirche, nel 1517, le sue 95 tesi contro la corruzione della chiesa cattolica.

La Chiesa del Castello di Wittenberg sul cui portale il 31 ottobre del 1517 Martin Lutero affisse le sua 95 tesi dando il via alla Riforma protestante.
In questa chiesa sono sepolti Lutero e il suo amico Malantone.



Talvolta definita la "Roma dei protestanti", Wittenberg conserva numerosi siti legati alla Riforma che sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1996.
Visita alla casa di Lutero, un ex monastero dove visse come monaco dal 1508 e che venne trasformata in abitazione dalla sua famiglia nel 1525.

Martedì 7 agosto
Eisleben

Lasciamo Lipsia alla volta di Eisleben, la città della nascita e della morte di Martin Lutero (1483-1546), dove visitiamo la casa natale, la chiesa di San'Andrea, dove Lutero pronunciò i suoi sermoni, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo dove venne battezzato e la chiesa di Sant’Anna, dove si trova una Bibbia in pietra unica del suo genere in Europa: forse l'oggetto più interessante della visita in questa città.

Riprendiamo il viaggio e arriviamo ad Erfurt, la capitale della Turingia, nel primo pomeriggio, dove troviamo posto in un'area di sosta in periferia, con un tram nelle vicinanze per il centro.

Mercoledì 8 agosto
Erfurt


La Rosa di Martin Lutero.
Simbolo del Luteranesimo.

Visita di Erfurt. La città vanta una delle università più antiche e importanti della Germania che Martin Lutero frequentò, dal 1501 al 1505, e dove conseguì il titolo di Magister Artium, sempre qui entrò nel monastero agostiniano, l'Augustinerkloster, fu ordinato monaco e celebrò la sua prima messa.
Nell’edificio visitiamo la cella dove Lutero visse dal 1505 al 1511, la mostra dedicata alla storia della Bibbia e alla vita di Lutero a Erfurt.
Annessa al convento, si trova la chiesa dedicata a Sant'Agostino, luogo di culto luterano. Nelle finestre, istoriate in stile gotico, cosiddette del Leone e del Pappagallo, si possono riconoscere i disegni che ispirarono il simbolo del Luteranesimo, la cosiddetta rosa.

Erfurt è anche chiamata città delle torri per il gran numero di chiese, cappelle e monasteri.
Siamo saliti sulla cima del Domberg, la collina simbolo della città, dove sorgono la cattedrale (che non abbiamo potuto visitare all'interno, perché chiusa per un evento) e la chiesa di San Severo: dall'alto una vista del centro medioevale della città.


La cattedrale della Beata Vergine Maria (Marienkirche) è la cattedrale e chiesa principale della città.
Sorge alla sommità del Domberg, la "Collina del Duomo", accanto alla Chiesa di San Severi (Severikirche).
Rappresenta uno dei più alti esempi dell'Architettura gotica in Germania.



A Erfurt i corsi d'acqua attraversano la città.


Imperdibile una passeggiata lungo il celebre Ponte dei Bottegai, il Krämerbrücke (del 1325) sul fiume Gera, in pieno centro storico.


Il Ponte di Krämerbrücke, o Ponte dei bottegai.
Sorge lungo il fiume Gera. Monumento medievale, nonché simbolo della città stessa, è uno dei ponti abitati più lunghi d’Europa, fiancheggiato da entrambi i lati da case abitate, alcune con le facciate a struttura reticolare, con botteghe di artigianato, negozi di spezie e di stoffe.



Giovedì 9 agosto
Weimar - Buchenwald


In camper ci spostiamo da Erfurt a Weimar, città europea della cultura nel 1999, anno del 250esimo anniversario della nascita di Goethe.
Weimar è conosciuta come città di Goethe e Schiller, i due più importanti scrittori di lingua tedesca.


La maestosa piazza centrale del teatro con le statue di Goethe e Schiller è l'emblema di questa città.


A Weimar è legato anche il nome della prima repubblica democratica in Germania, la "Repubblica di Weimar", fondata nel 1919 nel Nationaltheater di questa città. Dal 1949 fino alla riunificazione tedesca nel 1990, Weimar apparteneva alla Repubblica Democratica Tedesca.
Visitiamo, tra l’altro, la casa di Goethe con il relativo museo.

Nel primo pomeriggio, ci spostiamo a Buchenwald per visitare il campo di concentramento.


Buchenwald - L'ingresso al campo di concentramento.
Qui, tra gli altri, morì la principessa Mafalda di Savoia, lasciata morire per dissanguamento a seguito dell’amputazione di un braccio incancrenito.


Durante i nostri viaggi, abbiamo già visitato il campo di concentramento di Dachau, a pochi chilometri da Monaco di Baviera, e poi quello di Auschwitz-Birkenau, da Carcovia in Polonia, ma abbiamo voluto visitare anche Buchewald spinti da un profondo sentimento d'amore e mossi da una dolorosa commozione nei confronti di chi ha patito atroci sofferenze.
Primo Levi scriveva che l'olocausto è una pagina del libro dell'umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria, ed è per questo che una visita ad un campo di concentramento è un obbligo morale verso le migliaia di persone che hanno perso la vita in quei campi di sterminio, ma ancora di più verso i sopravvissuti a quelle atrocità.

Nel tardo pomeriggio arriviamo ad Eisenach, altra tappa importante per il nostro percorso Lutero.

Venerdì 10 agosto
Eisenach


A Eisenach Martin Lutero andò a scuola qui e vi ritornò qualche anno più tardi per rifugiarsi a Wartburg, uno dei castelli più famosi della Germania, dichiarato, nel 1999, Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.


La fortezza della Wartburg.
Nel 1521, dopo essere stato scomunicato dal papa, Martin Lutero vi trovò rifugio sotto il falso nome di Junker Jörg.



Sabato 11 agosto
Worms


Trasferimento in zona Worms, sistemazione al Camping Knaus di Bad Durkheim sul lago, affollato, ma nell'insieme gradevole.
La porta sul ponte dei Nibelunghi.
La mattina successiva ci siamo recati a Worms in camper e abbiamo parcheggiato in un'area di sosta ad un chilometro dal centro, abbastanza comoda.

Città dell'Assia Renana, tra le più antiche della Germania, pare che l'insediamento risalga ad epoca romana.

Nel 413 d.C. divenne capitale del regno dei Burgundi la cui saga è immortalata nel poema epico dei Nibelunghi ("Popolo delle nebbie") è il nome dato dalla tradizione germanica a una stirpe mitologica di nani che viveva sotto terra e conosceva i segreti della fusione del ferro e possedeva un ingente tesoro conquistato poi da Sigfrido.
La maggior parte degli episodi medioevali riguardanti i Nibelunghi sono ambientati a Worms, dove, oggi, è visitabile un museo multimediale.
Si narrano le vicende dell’eroe Sigfrido alla corte dei Burgundi e la vendetta di sua moglie Crimilde, che porta alla morte di tutti i protagonisti.

Ci sono stati diversi rifacimenti della Nibelungenlied, tra cui la celebre tetralogia "L'anello del Nibelungo" di Richard Wagner: il capolavoro wagneriano (letterario oltre che musicale) è sorto dalla fusione di vari miti e nasce nel clima del 1848: il ribelle Sigfrido che spezza la lancia del padre degli Dei, Wotan, simbolicamente accende la speranza di un radicale cambiamento.

Il tentativo cinematografico più riuscito di mettere in scena la saga dei Nibelunghi è stato quello del regista tedesco Fritz Lang, che, nel 1924, con il lungo film muto in due parti, ha creato un capolavoro del cinema, molto utilizzato nel multimediale che abbiamo visto al museo.


Fritz Lang - Die Nibelungen Siedfried - 1924 (frammento)
Sigfrido, figlio del re Sigismondo, sovrano dei Nibelunghi, s'innamora perdutamente di Crimilde, la bellissima sorella di Gunther, re dei Burgundi.
Per raggiungerla da solo si mette in viaggio verso la città di Worms.
Lungo il cammino, nella foresta, si imbatte in un drago il cui sangue rende invulnerabili.




Worms è famosa anche per la Dieta (assemblea politica o parlamentare di alcuni stati) del 1521, durante la quale Lutero rifiutò di rinnegare i propri principi teologici e Carlo V d’Asburgo bandì dall’Impero Lutero e le sue dottrine.
E a Lutero è dedicato un imponente monumento costruito nel 1868 da Ernst Rietschel, posto in un grande giardino, considerato a livello mondiale il più importante monumento dedicato alla riforma luterana.


Conclusioni


Il nostro viaggio termina qui, molto più interessante di ogni nostra previsione, certamente molto vario, avendo attraversato ben tre regioni della Germania forse meno frequentata dal turismo italiano, e con il desiderio di ritornare per esplorare altri siti e altre città.


I punti di sosta


Lipsia
Camping Knaus - Gustav-Esche-Straße 5, Lipsia - Gps: 51°22'11"N 12°18'48"E
Grande, pianeggiante, spazioso, assolato – Trasferimento in città con Autobus e poi Tram

Dresda
Wohnmobilstellplatz - Am Blüherpark - Zinzendorfstraße 7, 01069 Dresden
Gps: 51.04432, 13.74379
Il centro è raggiungibile anche a piedi
Possibile sosta notturna

Wittenberg
Parcheggio per auto in città all’ingresso del centro storico in Wallstraße angolo Elbstraße
Non possibile sosta notturna

Eisleben
Parcheggio libero in grande spiazzo sterrato in Zeppelinstraße
Non si consiglia la sosta notturna

Erfurth
Area di sosta Trautmann, Rottenbacher Weg 11 Erfurth – Gps: N 50.95421, E 11.06656
Tram a qualche centinaio di metri dall'area di sosta.
La reception è nei locali della vicina Sauna (circa 100 metri); si possono utilizzare i servizi igienici della Sauna; docce a pagamento.

Weimar
Parcheggio per camper Hermann-Brill Platz – Gps: N 50.985349, E 11.315873
Spazioso, possibile sosta notturna

Eisenach
Wohnmobilstellplatz Eisenach
Karl-Marx-Straße 40 – Gps: N 50.978978, E 10.323654 - Di fronte al parcheggio di un supermercato, pochi stalli ma sufficienti – Camper service
Tranquillo, possibile sosta notturna.

Worms
Campingpark Knaus Bad Dürkheim
In den Almen 1, 67098 Bad Dürkheim – Gps: N 49.2823, E 8.1128
Campeggio fuori città in località Bad Dürkheim,
la città di Worms è stata raggiunta in camper parcheggiando a:
Area di sosta Worms Reno Neckar Kastanienalee – Gps: N 49.63471, E 8.37522
Appena fuori città raggiungibile a piedi, circa 1 Km.
Possibile sosta notturna


Foto: Giordano - Pio